Il Delitto di Autoriciclaggio
Libro premiato dalle camere penali quale migliore tesi di ricerca sull’esecuzione della pena, della dottoressa Gaia Vittoria Pistoia.
Il delitto di autoriciclaggio, disciplinato dall’art. 648 ter c.p. e introdotto con la Legge 186/2014, prevede la punibilità di chi, per ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa di beni o utilità, li sostituisce o trasferisce in attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o speculative. Questo reato può essere commesso esclusivamente dall’autore del delitto non colposo che costituisce il reato presupposto. È un reato plurioffensivo che mira a proteggere sia la corretta amministrazione della giustizia che l’ordine economico nazionale. Inoltre, si distingue dal riciclaggio in quanto l’autore dell’autoriciclaggio coincide con quello del delitto precedente, mentre nel riciclaggio i due soggetti non coincidono.
Aspetti Sanzionatori e di Responsabilità
La condotta incriminata dall’autoriciclaggio deve avere effetti dissimulatori nell’economia legale per essere punibile. Se la condotta rende solo più difficile, ma non impedisce, l’identificazione della provenienza delittuosa dei beni, non è penalmente rilevante. L’autoriciclaggio prevede pene che vanno dalla reclusione di 2 a 8 anni e multe da €2.500 a €12.500. Inoltre, viene considerato reato presupposto in tema di responsabilità amministrativa degli enti, insieme a riciclaggio, impiego di denaro di provenienza illecita e ricettazione, ai sensi dell’art. 25 octies del D.lgs. 231/2001. Tuttavia, la giurisprudenza esclude l’estensione della responsabilità amministrativa agli enti per reati non espressamente elencati nel decreto.
Problematiche di Applicazione Retroattiva
Un’ulteriore problematica riguarda la configurabilità del delitto di autoriciclaggio per reati presupposto commessi prima dell’entrata in vigore della legge. Dottrina e giurisprudenza concordano che non sia applicabile retroattivamente, in linea con il principio di irretroattività sancito dall’art. 25 co. 2 della Costituzione. Tale principio, che garantisce che nessuno possa essere punito per un fatto non previsto come reato al momento della sua commissione, tutela il legame indissolubile tra reato presupposto e il successivo impiego dei proventi. Le problematiche legate all’autoriciclaggio continueranno ad essere oggetto di monitoraggio e discussione, considerando il loro significativo impatto sull’economia nazionale.