La Corruzione tra Privati

Libro premiato dalle camere penali quale migliore tesi di ricerca sull’esecuzione della pena, della dottoressa Gaia Vittoria Pistoia.

La corruzione tra privati, regolata dall’art. 2635 c.c., si verifica quando amministratori, direttori, dirigenti o soggetti subordinati all’altrui vigilanza sollecitano, ricevono o accettano la promessa di ricevere denaro o altre utilità per compiere atti contrari ai loro obblighi. Questo reato, introdotto nel 2002 come “Infedeltà a seguito di dazione o promessa di utilità”, è stato modificato nel 2012 con la Legge 190, acquisendo la denominazione attuale e includendo soggetti sottoposti all’altrui vigilanza. Con la Legge n.3 del 2019, è diventato sempre perseguibile d’ufficio, eliminando la necessità della querela di parte in caso di distorsione della concorrenza.

Aspetti Giuridici e Sanzionatori

L’elemento soggettivo del reato distingue la posizione dell’intraneus, che richiede il dolo generico, da quella dell’extraneus, che necessita di dolo specifico. Il reato protegge sia il patrimonio sociale che la lealtà e la libertà concorrenziale nel mercato. Per quanto riguarda l’elemento oggettivo, la norma incrimina la sollecitazione, ricezione o accettazione di somme di denaro non dovute per l’intraneus, e l’offerta, promessa o dazione per l’extraneus. Le sanzioni variano da uno a tre anni di reclusione per dirigenti e amministratori, e fino a un anno e sei mesi per i subordinati, con un aggravante speciale che raddoppia le pene per fatti commessi in società quotate. Inoltre, il reato è incluso tra quelli presupposto del D.lgs. 231/01, implicando la responsabilità amministrativa dell’ente che ne trae vantaggio o interesse.

Misure di Prevenzione e Controllo

Per prevenire la corruzione tra privati, le società e gli enti devono implementare modelli di organizzazione e controllo adeguati, concentrandosi sulla gestione dei processi di vendita, acquisizione clienti, selezione e rapporti con fornitori. È fondamentale adottare procedure trasparenti e rigorose per ridurre il rischio di comportamenti corruttivi e garantire un ambiente di lavoro etico e conforme alle normative vigenti. Queste misure contribuiscono non solo a prevenire il reato, ma anche a mantenere la reputazione dell’azienda e a promuovere una cultura aziendale basata su integrità e legalità.

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Federica Tartara

Short CV

Mi diplomo al liceo scientifico nell’anno 2003 e decido di iscrivermi alla Facoltà di Giurisprudenza di Genova, frequento l’università al Corso di Laurea Magistrale con profitto e mi laureo nel 2009 con voto 104/110 discutendo una tesi di diritto processuale penale e diritto penitenziario.

Durante il percorso universitario partecipo al programma Erasmus e trascorro sei mesi ad Alicante in Spagna dove, oltre ad imparare la lingua, frequento corsi universitari superando diversi esami.

Dopo la laurea intraprendo la pratica forense in uno studio legale operante prevalentemente nel campo del diritto penale e nell’anno 2013 ottengo il titolo di avvocato. Inizio quindi a prestare la mia collaborazione presso un prestigioso studio di Genova conosciuto nell’ambito del diritto penale e nel 2022 decido di fondare il mio Studio Legale.
Nell’anno 2014 frequento il Master di II Livello in criminologia e Scienze psicoforensi presso L’Università degli Studi di Genova ottenendo un diploma di laurea.

Negli anni mi sono occupata di numerosi casi (anche di cronaca) fornendo assistenza sia nel campo del diritto penale che civile anche grazie alle diverse collaborazioni intraprese con colleghi operanti in diversi settori del diritto.

Ho prestato altresì attività nel campo della formazione partecipando come docente al Master in Investigative Sciences edizione 2021/2022 organizzato dal prestigioso Studio Legale Cataldi effettuando un approfondimento sul tema del “Codice Rosso”.

Alexandro Maria Tirelli

Short CV

L’avvocato Alexandro Maria Tirelli, ha completato i suoi studi ed il suo cursus honorum in Italia, diplomandosi dapprima al Liceo Classico “Massimo D’Azeglio” di Torino – palestra intellettuale di numerosi pensatori italiani – laureandosi in seguito in Giurispudenza presso l’Università degli studi di quella stessa città, ed ottenendo poi un Master in Diritto dell’Economia e dell’Impresa presso l’Università “Carlo Cattaneo” di Castellanza (Varese).

Dopo una breve carriera quale dirigente d’azienda nell’ambito dell’export, responsabile per l’area legale nei rapporti con il Venezuela ed il Brasile, Alexandro Maria Tirelli decise di intraprendere l’attività forense, iscrivendosi alla pratica ed abilitandosi alla professione dopo aver sostenuto l’esame di Stato. Oggi è iscritto nell’albo del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata (n.3240), del Distretto di Corte d’Appello di Napoli, ed esercita la professione quale avvocato penalista, dopo avere svolto un biennio di praticantato presso lo studio legale del presidente della Camera Penale del Foro di appartenenza, l’esimio avv. Antonio Cesarano, oggi  dirigente OUA. Tirelli  ha maturato una significativa esperienza in diritto penale, fondando  3 importanti studi a  Napoli, Roma  e Milano e maturando le sue prime esperienze, partecipando ai più importanti maxiprocessi contro la camorra e la mafia. Ha avviato il proprio studio, unitamente ad altri professionisti, con sedi in Napoli, Roma, Milano, specializzandosi nei reati in materia di stupefacenti, riciclaggio di denaro, omicidio, bancarotta fraudolenta e colpa medica.
Grazie alla conoscenza dello spagnolo, portoghese ed inglese, Tirelli ha avviato collaborazioni continuative  con studi legali internazionali  di primo piano in USA,  Europa e in Sud America, iniziando ad occuparsi di problematiche di diritto penale internazionale (Mandati di arresto europeo, estradizione e di trasferimento di prigionieri alle autorità giudiziarie italiane).

Attraverso la sua rete internazionale lo studio legale è in grado di seguire casi penali nei paesi dell’ America latina  (Rio de Janeiro, San Paolo, Buenos Aires, Bogotà, Medellin, Cali) negli Usa (Miami, New York), nel Regno Unito (Londra) , Spagna (Madrid e Barcellona) e Portogallo (Lisbona). Fa parte della lista ufficiale degli avvocati raccomandati dalla ambasciata degli Stati Uniti in Italia e dal Consolato Britannico di Napoli.