Estradizione internazionale: cosa sapere sul mandato d’arresto

Il mandato d’arresto internazionale è uno strumento legale utilizzato da uno Stato per ottenere la consegna di una persona accusata o condannata per un reato. In alcuni casi, come nel mandato d’arresto europeo (MAE), l’esecuzione può avvenire in tempi molto rapidi, a meno che non vengano sollevate opposizioni giuridiche fondate.

Per questo motivo, è fondamentale conoscere i meccanismi dell’estradizione e attivare tempestivamente una strategia difensiva efficace.

Quali reati portano all’estradizione?

Le principali fattispecie che attivano un mandato

Le procedure di estradizione possono essere avviate per una vasta gamma di reati. Tra i più comuni:

  • crimini finanziari e riciclaggio;
  • frodi internazionali e fiscali;
  • traffico di droga e stupefacenti;
  • reati informatici e attacchi cyber;
  • gravi delitti violenti (omicidi, aggressioni gravi, terrorismo).

In un contesto di cooperazione giudiziaria internazionale sempre più efficiente, la tempestività dell’intervento legale diventa cruciale per evitare conseguenze gravi e immediate.

La difesa tecnica può bloccare l’estradizione

Gli strumenti a disposizione dell’imputato o del difensore

Ogni individuo ha diritto a non essere trasferito in un altro Stato senza che siano rispettate tutte le garanzie legali e procedurali. In particolare, la difesa può:

  • presentare ricorsi contro il mandato d’arresto;
  • chiedere la verifica della regolarità formale del mandato;
  • sollevare eccezioni legate a discriminazioni etniche, politiche o religiose;
  • dimostrare la presenza di rischi concreti per la persona (maltrattamenti, violazione dei diritti umani, condizioni carcerarie degradanti).

Perché è importante agire subito

Difendersi sin dalle prime notifiche

Nel diritto dell’estradizione, ogni giorno può fare la differenza. Una difesa legale efficace deve:

  • attivarsi sin dalla notifica del mandato o della richiesta di estradizione;
  • raccogliere prove e documenti a sostegno dell’opposizione;
  • coordinarsi con avvocati nel Paese richiedente per una strategia internazionale.

Solo un avvocato esperto in diritto penale internazionale può valutare se vi sono i presupposti per bloccare o limitare l’estradizione, garantendo così la tutela piena dei diritti della persona coinvolta.

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Simona Giannangeli

Short CV

L’avv. Simona Giannangeli è una professionista attiva nel foro dell’Aquila, specializzata in diritto civile, diritto di famiglia e diritto penale, con un profondo impegno nella lotta contro la violenza di genere. 

Nel 2007 ha fondato il Centro Antiviolenza dell’Aquila, dove offre consulenza e assistenza legale a donne vittime di violenza sia sotto il profilo civilistico che penalistico. 

Oltre alla sua attività forense, è stata anche capogruppo consiliare nel progetto politico “L’Aquila Coraggiosa” e si è contraddistinta per il suo contributo in percorsi inclusivi, solidali e a favore dei diritti delle donne.

Alexandro Maria Tirelli

Short CV

L’avvocato Alexandro Maria Tirelli, ha completato i suoi studi ed il suo cursus honorum in Italia, diplomandosi dapprima al Liceo Classico “Massimo D’Azeglio” di Torino – palestra intellettuale di numerosi pensatori italiani – laureandosi in seguito in Giurispudenza presso l’Università degli studi di quella stessa città, ed ottenendo poi un Master in Diritto dell’Economia e dell’Impresa presso l’Università “Carlo Cattaneo” di Castellanza (Varese).

Dopo una breve carriera quale dirigente d’azienda nell’ambito dell’export, responsabile per l’area legale nei rapporti con il Venezuela ed il Brasile, Alexandro Maria Tirelli decise di intraprendere l’attività forense, iscrivendosi alla pratica ed abilitandosi alla professione dopo aver sostenuto l’esame di Stato. Oggi è iscritto nell’albo del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata (n.3240), del Distretto di Corte d’Appello di Napoli, ed esercita la professione quale avvocato penalista, dopo avere svolto un biennio di praticantato presso lo studio legale del presidente della Camera Penale del Foro di appartenenza, l’esimio avv. Antonio Cesarano, oggi  dirigente OUA. Tirelli  ha maturato una significativa esperienza in diritto penale, fondando  3 importanti studi a  Napoli, Roma  e Milano e maturando le sue prime esperienze, partecipando ai più importanti maxiprocessi contro la camorra e la mafia. Ha avviato il proprio studio, unitamente ad altri professionisti, con sedi in Napoli, Roma, Milano, specializzandosi nei reati in materia di stupefacenti, riciclaggio di denaro, omicidio, bancarotta fraudolenta e colpa medica.
Grazie alla conoscenza dello spagnolo, portoghese ed inglese, Tirelli ha avviato collaborazioni continuative  con studi legali internazionali  di primo piano in USA,  Europa e in Sud America, iniziando ad occuparsi di problematiche di diritto penale internazionale (Mandati di arresto europeo, estradizione e di trasferimento di prigionieri alle autorità giudiziarie italiane).

Attraverso la sua rete internazionale lo studio legale è in grado di seguire casi penali nei paesi dell’ America latina  (Rio de Janeiro, San Paolo, Buenos Aires, Bogotà, Medellin, Cali) negli Usa (Miami, New York), nel Regno Unito (Londra) , Spagna (Madrid e Barcellona) e Portogallo (Lisbona). Fa parte della lista ufficiale degli avvocati raccomandati dalla ambasciata degli Stati Uniti in Italia e dal Consolato Britannico di Napoli.