Estradizione tra Italia e USA: diritti, procedure e casi di rifiuto

Come funziona l’estradizione tra Italia e Stati Uniti

L’estradizione tra Italia e USA è regolata dal trattato bilaterale del 1983, che disciplina i casi in cui uno Stato può richiedere la consegna di un individuo accusato o condannato per reati gravi. Si tratta di una procedura delicata che coinvolge aspetti giuridici, politici e costituzionali.

Requisiti e condizioni per la concessione

Criteri fondamentali per l’estradizione

Perché la richiesta di estradizione venga accolta, devono sussistere alcuni presupposti:

  • Gravità del reato: L’estradizione è normalmente concessa per reati gravi come omicidio, traffico di droga, terrorismo o frodi finanziarie.
  • Doppia incriminazione: Il reato deve essere previsto e punibile sia dal diritto italiano che da quello statunitense.
  • Documentazione completa: La richiesta deve contenere l’identità del soggetto, la descrizione dettagliata del reato e gli elementi probatori.

Quando l’estradizione può essere rifiutata

Motivi legali e costituzionali di diniego

L’Italia può rifiutare l’estradizione in presenza di specifiche condizioni:

  • Reati politici: Sono esclusi dalla procedura gli atti considerati politici, come l’opposizione pacifica a un regime.
  • Pena di morte: Se la persona rischia la pena capitale, l’estradizione può essere negata, salvo garanzie da parte degli USA.
  • Violazioni dei diritti umani: In caso di pericolo per l’integrità fisica o la dignità della persona, l’Italia può opporsi all’estradizione.

Difesa e diritti dell’estradando

Chi riceve una richiesta di estradizione ha diritto a:

  • Essere assistito da un avvocato
  • Impugnare la richiesta davanti alla Corte d’Appello competente
  • Presentare prove contrarie e argomentazioni fondate sui diritti costituzionali e convenzionali

Conclusioni

Comprendere il funzionamento dell’estradizione tra Italia e USA è fondamentale per affrontare al meglio una procedura potenzialmente complessa e dalle gravi implicazioni. Una difesa legale tempestiva e specializzata può fare la differenza tra estradizione e permanenza sul territorio italiano.

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Simona Giannangeli

Short CV

L’avv. Simona Giannangeli è una professionista attiva nel foro dell’Aquila, specializzata in diritto civile, diritto di famiglia e diritto penale, con un profondo impegno nella lotta contro la violenza di genere. 

Nel 2007 ha fondato il Centro Antiviolenza dell’Aquila, dove offre consulenza e assistenza legale a donne vittime di violenza sia sotto il profilo civilistico che penalistico. 

Oltre alla sua attività forense, è stata anche capogruppo consiliare nel progetto politico “L’Aquila Coraggiosa” e si è contraddistinta per il suo contributo in percorsi inclusivi, solidali e a favore dei diritti delle donne.

Alexandro Maria Tirelli

Short CV

L’avvocato Alexandro Maria Tirelli, ha completato i suoi studi ed il suo cursus honorum in Italia, diplomandosi dapprima al Liceo Classico “Massimo D’Azeglio” di Torino – palestra intellettuale di numerosi pensatori italiani – laureandosi in seguito in Giurispudenza presso l’Università degli studi di quella stessa città, ed ottenendo poi un Master in Diritto dell’Economia e dell’Impresa presso l’Università “Carlo Cattaneo” di Castellanza (Varese).

Dopo una breve carriera quale dirigente d’azienda nell’ambito dell’export, responsabile per l’area legale nei rapporti con il Venezuela ed il Brasile, Alexandro Maria Tirelli decise di intraprendere l’attività forense, iscrivendosi alla pratica ed abilitandosi alla professione dopo aver sostenuto l’esame di Stato. Oggi è iscritto nell’albo del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata (n.3240), del Distretto di Corte d’Appello di Napoli, ed esercita la professione quale avvocato penalista, dopo avere svolto un biennio di praticantato presso lo studio legale del presidente della Camera Penale del Foro di appartenenza, l’esimio avv. Antonio Cesarano, oggi  dirigente OUA. Tirelli  ha maturato una significativa esperienza in diritto penale, fondando  3 importanti studi a  Napoli, Roma  e Milano e maturando le sue prime esperienze, partecipando ai più importanti maxiprocessi contro la camorra e la mafia. Ha avviato il proprio studio, unitamente ad altri professionisti, con sedi in Napoli, Roma, Milano, specializzandosi nei reati in materia di stupefacenti, riciclaggio di denaro, omicidio, bancarotta fraudolenta e colpa medica.
Grazie alla conoscenza dello spagnolo, portoghese ed inglese, Tirelli ha avviato collaborazioni continuative  con studi legali internazionali  di primo piano in USA,  Europa e in Sud America, iniziando ad occuparsi di problematiche di diritto penale internazionale (Mandati di arresto europeo, estradizione e di trasferimento di prigionieri alle autorità giudiziarie italiane).

Attraverso la sua rete internazionale lo studio legale è in grado di seguire casi penali nei paesi dell’ America latina  (Rio de Janeiro, San Paolo, Buenos Aires, Bogotà, Medellin, Cali) negli Usa (Miami, New York), nel Regno Unito (Londra) , Spagna (Madrid e Barcellona) e Portogallo (Lisbona). Fa parte della lista ufficiale degli avvocati raccomandati dalla ambasciata degli Stati Uniti in Italia e dal Consolato Britannico di Napoli.