Mandati di arresto internazionali: come affrontarli legalmente

Mandato internazionale: cos’è e come funziona

Un mandato di arresto internazionale è un provvedimento emesso da uno Stato per richiedere l’arresto e la consegna di un individuo situato all’estero. Gli strumenti più utilizzati includono:

  • Il Mandato d’Arresto Europeo (MAE): rapido ed efficace tra i Paesi membri dell’Unione Europea.
  • Le Red Notice (Notifiche Rosse) Interpol: segnalazioni globali che consentono l’arresto provvisorio in attesa di estradizione.

Questi strumenti sono spesso il primo passo per avviare un procedimento di estradizione internazionale.

Difendersi da un mandato di arresto internazionale

Affrontare un mandato di cattura richiede una strategia legale personalizzata, basata sulle caratteristiche del caso e sulla cooperazione giudiziaria tra i Paesi coinvolti. Le azioni fondamentali includono:

  • Verifica della regolarità procedurale nell’emissione del mandato;
  • Analisi della compatibilità tra i sistemi giuridici;
  • Studio degli accordi internazionali applicabili;
  • Valutazione di rischi umanitari o politici per l’estradato;
  • Richiesta di sospensione del procedimento di estradizione in caso di violazioni dei diritti fondamentali.

Il ruolo dell’avvocato nel contesto internazionale

Un procedimento di estradizione può avere conseguenze gravi e richiede una difesa altamente qualificata. Un avvocato esperto in diritto penale internazionale è in grado di:

  • Coordinare la difesa tra più giurisdizioni;
  • Collaborare con avvocati locali e autorità estere;
  • Presentare ricorsi e istanze di opposizione alla consegna;
  • Tutelare i diritti della persona indagata durante tutte le fasi del procedimento.

Estradizione e tutela dei diritti umani

Un mandato di arresto internazionale non può essere eseguito se:

  • Il soggetto rischia trattamenti inumani o degradanti;
  • Esistono fondati timori di persecuzione politica;
  • Il procedimento appare viziato o iniquo.

In questi casi, è possibile rivolgersi a tribunali nazionali e internazionali, come la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), per bloccare l’estradizione.


Conclusione

Essere oggetto di un mandato di arresto internazionale è una situazione delicata che va affrontata con prontezza e competenza. Una difesa ben pianificata, basata su norme internazionali e strumenti giuridici adeguati, può fare la differenza tra la libertà e la consegna. Affidarsi a un legale specializzato è il primo passo per proteggere i propri diritti.

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Simona Giannangeli

Short CV

L’avv. Simona Giannangeli è una professionista attiva nel foro dell’Aquila, specializzata in diritto civile, diritto di famiglia e diritto penale, con un profondo impegno nella lotta contro la violenza di genere. 

Nel 2007 ha fondato il Centro Antiviolenza dell’Aquila, dove offre consulenza e assistenza legale a donne vittime di violenza sia sotto il profilo civilistico che penalistico. 

Oltre alla sua attività forense, è stata anche capogruppo consiliare nel progetto politico “L’Aquila Coraggiosa” e si è contraddistinta per il suo contributo in percorsi inclusivi, solidali e a favore dei diritti delle donne.

Alexandro Maria Tirelli

Short CV

L’avvocato Alexandro Maria Tirelli, ha completato i suoi studi ed il suo cursus honorum in Italia, diplomandosi dapprima al Liceo Classico “Massimo D’Azeglio” di Torino – palestra intellettuale di numerosi pensatori italiani – laureandosi in seguito in Giurispudenza presso l’Università degli studi di quella stessa città, ed ottenendo poi un Master in Diritto dell’Economia e dell’Impresa presso l’Università “Carlo Cattaneo” di Castellanza (Varese).

Dopo una breve carriera quale dirigente d’azienda nell’ambito dell’export, responsabile per l’area legale nei rapporti con il Venezuela ed il Brasile, Alexandro Maria Tirelli decise di intraprendere l’attività forense, iscrivendosi alla pratica ed abilitandosi alla professione dopo aver sostenuto l’esame di Stato. Oggi è iscritto nell’albo del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata (n.3240), del Distretto di Corte d’Appello di Napoli, ed esercita la professione quale avvocato penalista, dopo avere svolto un biennio di praticantato presso lo studio legale del presidente della Camera Penale del Foro di appartenenza, l’esimio avv. Antonio Cesarano, oggi  dirigente OUA. Tirelli  ha maturato una significativa esperienza in diritto penale, fondando  3 importanti studi a  Napoli, Roma  e Milano e maturando le sue prime esperienze, partecipando ai più importanti maxiprocessi contro la camorra e la mafia. Ha avviato il proprio studio, unitamente ad altri professionisti, con sedi in Napoli, Roma, Milano, specializzandosi nei reati in materia di stupefacenti, riciclaggio di denaro, omicidio, bancarotta fraudolenta e colpa medica.
Grazie alla conoscenza dello spagnolo, portoghese ed inglese, Tirelli ha avviato collaborazioni continuative  con studi legali internazionali  di primo piano in USA,  Europa e in Sud America, iniziando ad occuparsi di problematiche di diritto penale internazionale (Mandati di arresto europeo, estradizione e di trasferimento di prigionieri alle autorità giudiziarie italiane).

Attraverso la sua rete internazionale lo studio legale è in grado di seguire casi penali nei paesi dell’ America latina  (Rio de Janeiro, San Paolo, Buenos Aires, Bogotà, Medellin, Cali) negli Usa (Miami, New York), nel Regno Unito (Londra) , Spagna (Madrid e Barcellona) e Portogallo (Lisbona). Fa parte della lista ufficiale degli avvocati raccomandati dalla ambasciata degli Stati Uniti in Italia e dal Consolato Britannico di Napoli.