Red Notice Interpol e diritti fondamentali: quando l’estradizione si può fermare

Cos’è una Red Notice e quali sono i suoi effetti

La Red Notice emessa da Interpol è un avviso di ricerca internazionale che segnala la posizione di una persona richiesta dalle autorità di un Paese membro. Anche in assenza di una condanna definitiva, questa segnalazione può portare all’arresto provvisorio e avviare una procedura di estradizione.

Tuttavia, la mera esistenza di una Red Notice non garantisce automaticamente la liceità dell’arresto o della consegna all’estero.

I rischi per i diritti fondamentali

In molte situazioni, l’estradizione basata su una Red Notice può esporre la persona a gravi violazioni, tra cui:

  • Trattamenti inumani o degradanti nelle carceri di destinazione;
  • Processi non equi o fondati su prove ottenute illegalmente;
  • Carcerazione arbitraria o prolungata;
  • Persecuzione politica o discriminazioni etniche e religiose.

Come difendersi legalmente

Una difesa specializzata può valutare non solo gli aspetti tecnici della segnalazione, ma anche i profili di diritto internazionale dei diritti umani.

Un avvocato esperto può:

  • Verificare la regolarità formale della Red Notice;
  • Contestare la richiesta di estradizione sulla base di rischi concreti;
  • Ricorrere ai tribunali interni e internazionali (es. Corte Europea dei Diritti dell’Uomo);
  • Attivare strumenti di sospensione o ritiro della segnalazione Interpol.

Il ruolo del diritto internazionale

Nel contesto della cooperazione giudiziaria, il rispetto dei diritti fondamentali deve prevalere. Ogni Stato ha l’obbligo di garantire:

  • Il diritto alla libertà personale;
  • L’accesso a un processo equo e imparziale;
  • La protezione da trattamenti disumani.

La Corte EDU e altri organi sovranazionali hanno più volte bloccato estradizioni proprio per l’esistenza di rischi sistemici nei Paesi richiedenti.

Conclusione

Una Red Notice Interpol non è una condanna. Con un’adeguata strategia difensiva e un’assistenza legale mirata, è possibile impedire l’estradizione e proteggere i propri diritti. La giustizia internazionale non può ignorare le garanzie fondamentali: la libertà personale è un diritto inviolabile.

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Simona Giannangeli

Short CV

L’avv. Simona Giannangeli è una professionista attiva nel foro dell’Aquila, specializzata in diritto civile, diritto di famiglia e diritto penale, con un profondo impegno nella lotta contro la violenza di genere. 

Nel 2007 ha fondato il Centro Antiviolenza dell’Aquila, dove offre consulenza e assistenza legale a donne vittime di violenza sia sotto il profilo civilistico che penalistico. 

Oltre alla sua attività forense, è stata anche capogruppo consiliare nel progetto politico “L’Aquila Coraggiosa” e si è contraddistinta per il suo contributo in percorsi inclusivi, solidali e a favore dei diritti delle donne.

Alexandro Maria Tirelli

Short CV

L’avvocato Alexandro Maria Tirelli, ha completato i suoi studi ed il suo cursus honorum in Italia, diplomandosi dapprima al Liceo Classico “Massimo D’Azeglio” di Torino – palestra intellettuale di numerosi pensatori italiani – laureandosi in seguito in Giurispudenza presso l’Università degli studi di quella stessa città, ed ottenendo poi un Master in Diritto dell’Economia e dell’Impresa presso l’Università “Carlo Cattaneo” di Castellanza (Varese).

Dopo una breve carriera quale dirigente d’azienda nell’ambito dell’export, responsabile per l’area legale nei rapporti con il Venezuela ed il Brasile, Alexandro Maria Tirelli decise di intraprendere l’attività forense, iscrivendosi alla pratica ed abilitandosi alla professione dopo aver sostenuto l’esame di Stato. Oggi è iscritto nell’albo del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata (n.3240), del Distretto di Corte d’Appello di Napoli, ed esercita la professione quale avvocato penalista, dopo avere svolto un biennio di praticantato presso lo studio legale del presidente della Camera Penale del Foro di appartenenza, l’esimio avv. Antonio Cesarano, oggi  dirigente OUA. Tirelli  ha maturato una significativa esperienza in diritto penale, fondando  3 importanti studi a  Napoli, Roma  e Milano e maturando le sue prime esperienze, partecipando ai più importanti maxiprocessi contro la camorra e la mafia. Ha avviato il proprio studio, unitamente ad altri professionisti, con sedi in Napoli, Roma, Milano, specializzandosi nei reati in materia di stupefacenti, riciclaggio di denaro, omicidio, bancarotta fraudolenta e colpa medica.
Grazie alla conoscenza dello spagnolo, portoghese ed inglese, Tirelli ha avviato collaborazioni continuative  con studi legali internazionali  di primo piano in USA,  Europa e in Sud America, iniziando ad occuparsi di problematiche di diritto penale internazionale (Mandati di arresto europeo, estradizione e di trasferimento di prigionieri alle autorità giudiziarie italiane).

Attraverso la sua rete internazionale lo studio legale è in grado di seguire casi penali nei paesi dell’ America latina  (Rio de Janeiro, San Paolo, Buenos Aires, Bogotà, Medellin, Cali) negli Usa (Miami, New York), nel Regno Unito (Londra) , Spagna (Madrid e Barcellona) e Portogallo (Lisbona). Fa parte della lista ufficiale degli avvocati raccomandati dalla ambasciata degli Stati Uniti in Italia e dal Consolato Britannico di Napoli.