Indagini internazionali per riciclaggio: implicazioni penali e strumenti di difesa

Quando un’indagine supera i confini nazionali

Le indagini per riciclaggio internazionale sono in forte aumento, specialmente in contesti dove i flussi finanziari attraversano più giurisdizioni. Le autorità focalizzano l’attenzione su operazioni che:

  • coinvolgono banche estere o conti offshore;
  • utilizzano società anonime, fondi fiduciari o trust;
  • movimentano capitali non giustificati in più ordinamenti.

Questi elementi possono attivare segnalazioni automatiche, audit fiscali o richieste di cooperazione giudiziaria tra Stati.

Quali sono i principali rischi legali

Essere coinvolti in un’indagine di riciclaggio su scala internazionale può comportare:

  • Sequestro di beni e conti bancari;
  • Misure cautelari, tra cui arresto e divieto di espatrio;
  • Difficoltà difensive in ambito multilaterale.

Strategie difensive efficaci

Dimostrare l’assenza di consapevolezza

Una linea difensiva solida si basa sulla mancanza di dolo. È possibile documentare:

  • assenza di accesso a dati completi;
  • fiducia in intermediari o partner;
  • ruolo secondario o marginale nell’operazione.

Documentazione e tracciabilità

Un dossier probatorio può includere:

  • contratti, fatture, estratti conto;
  • analisi finanziarie delle operazioni;
  • report di audit e comunicazioni interne.

Difesa aziendale e compliance

Se il soggetto indagato è un’impresa:

  • mostrare l’esistenza di policy antiriciclaggio;
  • fornire manuali e protocolli interni;
  • circoscrivere la responsabilità a singoli esecutori.

Cooperazione internazionale e rischi collaterali

In procedimenti paralleli in più Paesi è necessario:

  • coordinare l’assistenza legale internazionale;
  • gestire i rischi di estradizione o doppia incriminazione;
  • monitorare eventuali violazioni delle garanzie difensive.

Come prevenire un coinvolgimento penale

Implementare un sistema di monitoraggio

Una vigilanza interna strutturata aiuta a identificare:

  • transazioni anomale o ricorrenti;
  • operazioni di importo sproporzionato;
  • controparte ad alto rischio reputazionale.

Trasparenza e tracciabilità operativa

Agire in modo trasparente, con strumenti bancari tracciabili, minimizza il rischio di coinvolgimento in attività illecite.

Regolarizzazione e collaborazione

In alcune giurisdizioni, sono possibili:

  • autodenunce volontarie;
  • accordi collaborativi con autorità giudiziarie;
  • negoziazioni processuali per riduzione di pene.

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Simona Giannangeli

Short CV

L’avv. Simona Giannangeli è una professionista attiva nel foro dell’Aquila, specializzata in diritto civile, diritto di famiglia e diritto penale, con un profondo impegno nella lotta contro la violenza di genere. 

Nel 2007 ha fondato il Centro Antiviolenza dell’Aquila, dove offre consulenza e assistenza legale a donne vittime di violenza sia sotto il profilo civilistico che penalistico. 

Oltre alla sua attività forense, è stata anche capogruppo consiliare nel progetto politico “L’Aquila Coraggiosa” e si è contraddistinta per il suo contributo in percorsi inclusivi, solidali e a favore dei diritti delle donne.

Alexandro Maria Tirelli

Short CV

L’avvocato Alexandro Maria Tirelli, ha completato i suoi studi ed il suo cursus honorum in Italia, diplomandosi dapprima al Liceo Classico “Massimo D’Azeglio” di Torino – palestra intellettuale di numerosi pensatori italiani – laureandosi in seguito in Giurispudenza presso l’Università degli studi di quella stessa città, ed ottenendo poi un Master in Diritto dell’Economia e dell’Impresa presso l’Università “Carlo Cattaneo” di Castellanza (Varese).

Dopo una breve carriera quale dirigente d’azienda nell’ambito dell’export, responsabile per l’area legale nei rapporti con il Venezuela ed il Brasile, Alexandro Maria Tirelli decise di intraprendere l’attività forense, iscrivendosi alla pratica ed abilitandosi alla professione dopo aver sostenuto l’esame di Stato. Oggi è iscritto nell’albo del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata (n.3240), del Distretto di Corte d’Appello di Napoli, ed esercita la professione quale avvocato penalista, dopo avere svolto un biennio di praticantato presso lo studio legale del presidente della Camera Penale del Foro di appartenenza, l’esimio avv. Antonio Cesarano, oggi  dirigente OUA. Tirelli  ha maturato una significativa esperienza in diritto penale, fondando  3 importanti studi a  Napoli, Roma  e Milano e maturando le sue prime esperienze, partecipando ai più importanti maxiprocessi contro la camorra e la mafia. Ha avviato il proprio studio, unitamente ad altri professionisti, con sedi in Napoli, Roma, Milano, specializzandosi nei reati in materia di stupefacenti, riciclaggio di denaro, omicidio, bancarotta fraudolenta e colpa medica.
Grazie alla conoscenza dello spagnolo, portoghese ed inglese, Tirelli ha avviato collaborazioni continuative  con studi legali internazionali  di primo piano in USA,  Europa e in Sud America, iniziando ad occuparsi di problematiche di diritto penale internazionale (Mandati di arresto europeo, estradizione e di trasferimento di prigionieri alle autorità giudiziarie italiane).

Attraverso la sua rete internazionale lo studio legale è in grado di seguire casi penali nei paesi dell’ America latina  (Rio de Janeiro, San Paolo, Buenos Aires, Bogotà, Medellin, Cali) negli Usa (Miami, New York), nel Regno Unito (Londra) , Spagna (Madrid e Barcellona) e Portogallo (Lisbona). Fa parte della lista ufficiale degli avvocati raccomandati dalla ambasciata degli Stati Uniti in Italia e dal Consolato Britannico di Napoli.