Sequestro di criptovalute: come funziona e quando può accadere

Il crescente interesse delle autorità sulle criptovalute

Negli ultimi anni le criptovalute sono diventate oggetto di particolare attenzione da parte delle autorità giudiziarie in tutto il mondo. Asset digitali come Bitcoin, Ethereum o token meno noti possono essere sottoposti a sequestro giudiziario in numerose giurisdizioni: dall’Unione Europea agli Stati Uniti, dagli Emirati Arabi fino all’Asia orientale.

Tipologie di sequestro: wallet, dispositivi e seed phrase

Su cosa può agire l’autorità giudiziaria

Il sequestro può colpire:

  • Wallet hardware o dispositivi USB
  • Wallet online, centralizzati o decentralizzati
  • Seed phrase custodite su carta o dispositivi
  • Smartphone, computer, o altri dispositivi contenenti dati o accessi

Il provvedimento può essere disposto in fase di indagine, come misura cautelare, oppure a seguito di condanna definitiva.

Reati associati al sequestro di criptovalute

Quando scatta il blocco degli asset digitali

Le criptovalute sono frequentemente sequestrate nell’ambito di indagini su:

  • Riciclaggio internazionale di denaro
  • Frodi fiscali e dichiarazioni false
  • Truffe e raggiri online
  • Schemi Ponzi e sistemi piramidali
  • Reati informatici e attacchi hacker
  • Commercio illecito nel dark web

Un sequestro può avvenire anche senza condanna, sulla base di un sospetto fondato formalizzato da un giudice.

Difesa legale: come reagire a un sequestro di criptovalute

Strategie e strumenti a tutela dei diritti

Chi subisce un sequestro ha diritto a contestare la legittimità del provvedimento. Gli strumenti difensivi includono:

  • Ricorsi urgenti davanti al giudice competente
  • Perizie forensi digitali per analizzare wallet, transazioni e accessi
  • Verifica della correttezza procedurale e della sussistenza degli elementi indiziari

È cruciale agire tempestivamente, anche per evitare che il valore delle criptovalute venga compromesso da una gestione impropria o dal deprezzamento di mercato.

Conclusione

Prevenzione, difesa e consapevolezza legale

Il sequestro di criptovalute è una realtà concreta per chiunque operi nel mondo digitale. Comprendere i meccanismi giuridici, conoscere i propri diritti e dotarsi di una strategia difensiva adeguata è fondamentale per proteggere il proprio patrimonio digitale da provvedimenti ingiustificati o sproporzionati.

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Simona Giannangeli

Short CV

L’avv. Simona Giannangeli è una professionista attiva nel foro dell’Aquila, specializzata in diritto civile, diritto di famiglia e diritto penale, con un profondo impegno nella lotta contro la violenza di genere. 

Nel 2007 ha fondato il Centro Antiviolenza dell’Aquila, dove offre consulenza e assistenza legale a donne vittime di violenza sia sotto il profilo civilistico che penalistico. 

Oltre alla sua attività forense, è stata anche capogruppo consiliare nel progetto politico “L’Aquila Coraggiosa” e si è contraddistinta per il suo contributo in percorsi inclusivi, solidali e a favore dei diritti delle donne.

Alexandro Maria Tirelli

Short CV

L’avvocato Alexandro Maria Tirelli, ha completato i suoi studi ed il suo cursus honorum in Italia, diplomandosi dapprima al Liceo Classico “Massimo D’Azeglio” di Torino – palestra intellettuale di numerosi pensatori italiani – laureandosi in seguito in Giurispudenza presso l’Università degli studi di quella stessa città, ed ottenendo poi un Master in Diritto dell’Economia e dell’Impresa presso l’Università “Carlo Cattaneo” di Castellanza (Varese).

Dopo una breve carriera quale dirigente d’azienda nell’ambito dell’export, responsabile per l’area legale nei rapporti con il Venezuela ed il Brasile, Alexandro Maria Tirelli decise di intraprendere l’attività forense, iscrivendosi alla pratica ed abilitandosi alla professione dopo aver sostenuto l’esame di Stato. Oggi è iscritto nell’albo del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata (n.3240), del Distretto di Corte d’Appello di Napoli, ed esercita la professione quale avvocato penalista, dopo avere svolto un biennio di praticantato presso lo studio legale del presidente della Camera Penale del Foro di appartenenza, l’esimio avv. Antonio Cesarano, oggi  dirigente OUA. Tirelli  ha maturato una significativa esperienza in diritto penale, fondando  3 importanti studi a  Napoli, Roma  e Milano e maturando le sue prime esperienze, partecipando ai più importanti maxiprocessi contro la camorra e la mafia. Ha avviato il proprio studio, unitamente ad altri professionisti, con sedi in Napoli, Roma, Milano, specializzandosi nei reati in materia di stupefacenti, riciclaggio di denaro, omicidio, bancarotta fraudolenta e colpa medica.
Grazie alla conoscenza dello spagnolo, portoghese ed inglese, Tirelli ha avviato collaborazioni continuative  con studi legali internazionali  di primo piano in USA,  Europa e in Sud America, iniziando ad occuparsi di problematiche di diritto penale internazionale (Mandati di arresto europeo, estradizione e di trasferimento di prigionieri alle autorità giudiziarie italiane).

Attraverso la sua rete internazionale lo studio legale è in grado di seguire casi penali nei paesi dell’ America latina  (Rio de Janeiro, San Paolo, Buenos Aires, Bogotà, Medellin, Cali) negli Usa (Miami, New York), nel Regno Unito (Londra) , Spagna (Madrid e Barcellona) e Portogallo (Lisbona). Fa parte della lista ufficiale degli avvocati raccomandati dalla ambasciata degli Stati Uniti in Italia e dal Consolato Britannico di Napoli.